venerdì 24 aprile 2015

Il nuovo Assessore ai Lavori Pubblici

Il basso spessore della politica locale riscontrabile dal malcostume espressivo e da atti azzardati come quello di accettare una carica con la consapevolezza di apparire incompatibile danno il quadro esatto dell'insieme che appare di lacunosa moralità.


Nello specifico la Morale e quindi  l’insieme dei principi generali che guidano il nostro comportamento e le nostre relazioni avrebbe dovuto portare  l'assessore neofita a valutare in modo accurato il suo intento e infine l’Etica che è la pratica, la modalità della loro applicazione avrebbe dovuto far  desistere almeno temporaneamente l'uomo da una avventura senza ritorno.



Sono state accantonate alcune facoltà umane come  la ragione, l’ispirazione, l’intuizione e la coscienza  intese come capacità di dominare la propria natura e di perseguire delle scelte consone ad uno stile di vita rispettoso dell'intelligenza altrui. Tutta  questa precarietà negli intenti e nelle scelte ha portato le parti antagoniste a chiedere lumi (come si evince dal documento in foto) trasformando di fatto la festa per l'incarico  da Assessore in un campo di battaglia.




Diventare  Assessore ai Lavori Pubblici nella consapevolezza di essere libero professionista e quindi di apparire incompatibile ai sensi del TUEL art 78 Comma 3 avrebbe dovuto far meditare il neofita che prima di accettare  avrebbe dovuto congelare la propria attività con trasparenza e pubblicità  in modo da dissipare ogni ombra di ragionevole dubbio  sull'incompatibilità;  tanto per mettere a tacere chiunque.

Purtroppo in Italia le " poltrone " esercitano una forza di attrazione fatale  e quì come altrove i politici fanno  i funamboli per  agevolare l'attrazione.  Questo modo di fare " particolare"  genera insinuazioni con commenti irripetibili e di fatto classifica l'essere umano attratto dalla poltrona nel target preferito di qualsiasi battaglia.


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